Vogliamo parlare della bio definizione labbro superiore relativa al trucco semipermanente e cioè quella tecnica che coinvolge l’applicazione di pigmenti nella pelle, con lo scopo di modificare o comunque migliorare l’aspetto della faccia nelle sue caratteristiche. In questo caso ci stiamo riferendo al labbro superiore che può essere migliorato del trucco semipermanente che lo potrà definire, contornare o colorare, facendolo comunque durare per molto tempo.
Questo tipo di trucco coinvolge l’utilizzo di un pennello sottile, o di uno strumento per tatuaggi nell’ottica di depositare pigmenti, che sono formulati in maniera apposita nella pelle del labbro superiore.
Si tratta di pigmenti che possono essere applicati lungo il contorno del labbro per definire la sua forma naturale potendo essere distribuiti anche in maniera uniforme sulla superficie per aggiungere pienezza e colore.
Ci sono molte ragioni per le quali le persone scelgono di optare per il trucco semipermanente sul labbro superiore: ci riferiamo soprattutto alle donne che la vedono come una soluzione conveniente visto che grazie ad esso non sarà più necessario applicare il rossetto ogni giorno, perché il colore sarà sempre presente sulla pelle.
Tutto questo è molto utile in quanto farà risparmiare tempo e sforzo nell’ambito della routine di bellezza quotidiana. Teniamo presente anche che il trucco semipermanente può essere una soluzione valida per quelle persone che vogliono migliorare l’aspetto del loro labbro superiore in maniera sottile e naturale potendo scegliere un colore che vada a integrarsi in maniera perfetta col tono naturale della pelle e delle labbra in modo da fornire un aspetto che sia fresco e definito senza sembrare eccessivamente truccato.
Però sarà molto importante considerare alcuni fattori prima di sottoporsi al trucco semipermanente sul labbro superiore, nel senso che si tratta di una procedura che coinvolge la penetrazione della pelle con pigmenti: ed ecco perché potrebbero esserci eventualmente e teoricamente dei rischi come reazione allergiche o infezioni.
Tutto questo può essere evitato affidandoci a un professionista qualificato che abbia l’esperienza per eseguire quella procedura in maniera igienica e sicura
Altre informazioni sul trucco semipermanente
Un’altra cosa fondamentale che bisogna comprendere è che il trucco semipermanente così come dice la parola stessa non è definitivo: quindi il colore tenderà a sbiadire nel tempo, anche se comunque la durata del trucco in questione dipenderà da molti fattori, tra cui il tipo di pelle della persona nonché l’esposizione al sole, e le abitudini di cura della pelle.
Vogliamo dire che molto probabilmente sarà necessario effettuare dei ritocchi periodici per mantenere l’aspetto desiderato. In ogni caso il trucco semipermanente implica che il professionista a cui ci affidiamo faccia in maniera preventiva una consultazione approfondita sulla nostra situazione, in modo da comprendere quelle che possono essere le nostre preferenze, ma soprattutto per valutare il tono della pelle, e per determinare il design che si desidera.
Ricordiamo infine che durante il trattamento saranno applicati anestetici locali proprio per evitare che la persona provi il benché minimo disagio. La procedura potrebbe richiedere più sessioni per avere il risultato voluto semplicemente perché il colore può essere graduato e adattato alle preferenze del cliente.
Link Utili:
Il trucco permanente, in sigla PMU dall’inglese permanent make-up, è una tecnica della cosmesi decorativa che utilizza il tatuaggio per applicare i pigmenti sotto la superficie della pelle.
Normalmente serve a correggere gli inestetismi del viso e del corpo e per il miglioramento della immagine estetica in generale. L’utilizzo più frequente è sul viso, marcando e modificando le linee degli occhi, labbra e sopracciglia con disegni che richiamano il disegno naturale, In questo si distingue dal tatuaggio artistico che realizza disegni di fantasia. Può essere utilizzato anche per camouflage permanenti, per ridurre la visibilità di cicatrici, anche risultanti da interventi chirurgici o per ricostruire il disegno di areola e capezzolo dopo operazioni di mastectomia, con la pratica introdotta da Kesselring nel 1987[1] Quest’ultima attività viene definita anche “tatuaggio medicale” o “senologico”.
La distinzione tra le attività di tatuaggio e di trucco permanente non è chiaramente definita ed il trucco permanente può essere chiamato anche: dermopigmentazione viso, tatuaggio visagista, trucco semipermanente, micropigmentazione estetica, tricopigmentazione. (Wikipedia)